Il greenwashing nella finanza green: una minaccia per la sostenibilità
Negli ultimi anni, la finanza green ha guadagnato popolarità come strumento per promuovere investimenti sostenibili e contrastare il cambiamento climatico. Tuttavia, un’inchiesta dell’European Investigative Collaborations (EIC), riportata da Domani, ha rivelato una realtà preoccupante: molti fondi di investimento venduti come “sostenibili” stanno in realtà finanziando aziende altamente inquinanti.
Gli investimenti contraddittori
Secondo l’inchiesta, questi fondi green in Europa hanno investito 87,4 miliardi di dollari nelle 200 aziende più inquinanti del mondo. Tra queste, il settore oil&gas ha ricevuto una fetta significativa, con Eni, gigante italiano dell’energia, che ha raccolto 1,8 miliardi di dollari (Ultime notizie in tempo reale – Domani). Questo fenomeno, noto come greenwashing, mina la credibilità degli investimenti sostenibili e mette in discussione l’efficacia della finanza green nel raggiungere obiettivi ambientali reali.
La normativa europea SFDR
La Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) dell’Unione Europea dovrebbe garantire la trasparenza e l’integrità degli investimenti sostenibili. Tuttavia, la normativa permette una certa discrezionalità ai gestori di fondi, che possono etichettare i loro prodotti come sostenibili senza necessariamente rispettare standard rigorosi. Questo margine di manovra facilita il greenwashing, permettendo ai fondi di presentarsi come ecologici pur continuando a finanziare attività inquinanti.
Le conseguenze del greenwashing
Il greenwashing non solo inganna i consumatori/investitori e la società in genere; ma ha anche impatti negativi più ampi. Riduce la fiducia nel mercato della finanza sostenibile e distoglie risorse che potrebbero essere utilizzate per veri investimenti green. Inoltre, perpetua il finanziamento di attività dannose per l’ambiente, contribuendo ulteriormente alla crisi climatica.
La necessità di maggiore trasparenza
Per contrastare il greenwashing, è essenziale rafforzare le normative e aumentare la trasparenza. Gli investitori devono avere accesso a informazioni chiare e accurate sui veri impatti ambientali dei fondi in cui investono. Le autorità di regolamentazione devono adottare criteri più rigorosi per definire cosa costituisce un investimento sostenibile e monitorare attentamente il rispetto di tali criteri.
Conclusioni
La finanza green ha il potenziale di essere uno strumento valido nella lotta contro il cambiamento climatico, ma solo se viene utilizzata con integrità e trasparenza. Il greenwashing rappresenta una grave minaccia a questo potenziale, ingannando gli investitori e continuando a finanziare l’inquinamento. È cruciale che i regolatori e l’industria finanziaria collaborino per garantire che gli investimenti sostenibili siano veramente tali, proteggendo l’ambiente e promuovendo una crescita economica sostenibile.
Per approfondimenti, puoi leggere l’articolo completo su Domani.